Monete rare da 20 centesimi: tesori poco conosciuti nei nostri portafogli
Sebbene l’attenzione si concentri spesso sulle monete da 1 o 2 euro, alcune monete da 20 centesimi possono valere una piccola fortuna, in particolare quelle provenienti da microstati europei.
L’importanza dei refusi
Le imperfezioni di produzione, lungi dall’essere difetti, sono un’importante fonte di valore. Questi “errori” possono assumere varie forme:
- Lettere mal formate
- Disegni fuori asse
- Numero di stelle non corretto
- Monete a doppia faccia Il valore di una moneta di questo tipo può essere moltiplicato per mille, soprattutto se è in ottime condizioni.
Microstati, una fonte di rarità
Le monete da 20 centesimi più ricercate provengono principalmente da tre Stati:
- Monaco: serie con le effigi del Principe Ranieri III e del Principe Alberto II
- Vaticano: edizioni limitate con i ritratti dei Papi Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco
- San Marino: in particolare i primi numeri dell’era dell’euro
Un esempio emblematico
Per illustrare il valore potenziale delle monete con difetti, si consideri la moneta belga da 10 centesimi del 1999 con sottili scanalature sul bordo, venduta per 3.200 euro.
Questo riferimento, confermato da Philippe Lafond, tesoriere dell’Associazione Numisforéziens Numismatic, dimostra l’importanza delle anomalie di conio.
Come identificare una moneta di valore
Per determinare se una moneta da 20 centesimi merita una valutazione, dobbiamo considerare :
- Le sue origini (in particolare i microstati)
- L’anno di coniazione (i primi anni dell’euro sono più preziosi)
- Il suo stato di conservazione
- La presenza di eventuali anomalie di produzione
Conclusione
Spesso trascurate, le monete da 20 centesimi possono essere dei veri e propri tesori. I collezionisti più attenti raccomandano di prestare particolare attenzione alle emissioni di microstati e alle monete con anomalie.
Una semplice moneta nel portafoglio potrebbe rivelarsi un investimento inaspettato, a patto di saper riconoscere le caratteristiche che la rendono preziosa.
Articoli simili

Francesca Bianchi è laureata in diritto economico presso l’Università di Milano e ha conseguito un Master in gestione del rischio finanziario. Ha lavorato per diversi anni in importanti banche internazionali, specializzandosi nelle normative bancarie europee, come MIFID II e IFRS 9. Appassionata di sostenibilità e normative ESG (ambientali, sociali e di governance), Francesca si impegna ad aiutare le aziende a conformarsi alle nuove leggi europee. I suoi contributi su ComplianceJournal.it sono ampiamente apprezzati per la loro chiarezza e profondità analitica.