L’audacia di un giovane talento gastronomico
Sylvain Renzetti, figura emergente della gastronomia bordolese all’età di 30 anni e proprietario dei ristoranti “Le Son’” e “Son’ of the son”, si è lanciato in una sfida ambiziosa: creare un menu festivo a meno di 10 euro a persona. Questo chef innovativo, noto per la sua “cucina di costruzione” senza esclusione di colpi, sta dimostrando che è possibile creare l’eccellenza con un budget limitato.
Un menu creativo e intelligente
L’antipasto presenta un ingegnoso trompe-l’œil: un finto tartufo fatto di sanguinaccio e carne di salsiccia, aromatizzato con cumino, appoggiato su un letto di porri. Il piatto principale è il nasello cotto su un lato, accompagnato da tagliatelle ai porri e da una salsa allo zafferano.
Per il dessert, una creazione originale evoca la crescita di un abete, grazie a un crumble al carbone attivo decorato con abete rosso.
I segreti di una cucina economica e raffinata
Lo chef svela i suoi trucchi per massimizzare il sapore riducendo al minimo i costi. I porri vengono utilizzati nella loro interezza, trasformati in fieno, tagliatelle e sottaceti. Lo shiitake sostituisce abilmente i più costosi funghi porcini, aggiungendo note che ricordano il foie gras a un costo inferiore.
Il sanguinaccio finemente lavorato diventa un sostituto creativo del tartufo.
Il mercato dei Cappuccini: un terreno di caccia alle occasioni
Lo chef ha trovato gli ingredienti al mercato di Capucins a Bordeaux.
Di fronte all’assenza della julienne o della gallinella, ha saputo adattarsi optando per il nasello, una scelta oculata a 2,70 euro a porzione, che gli ha permesso di mantenere l’equilibrio di sapori del piatto pur rimanendo nel budget.
Risultati economici di successo
L’azzardo è stato premiato: il menu completo costa 8 euro a persona, ben al di sotto dell’obiettivo di 10 euro.
Questa performance dimostra che con la creatività e il know-how è possibile offrire un pasto festivo raffinato ed economico.
Conclusione
L’iniziativa di Sylvain Renzetti dimostra che un pasto festivo può essere sia gastronomico che economico. Il suo approccio creativo ed economico apre la strada a una cucina festiva democratizzata, senza compromettere la qualità o l’originalità.
Una grande ispirazione per le feste e la prova che l’eccellenza culinaria non è solo una questione di budget.
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Francesca Bianchi è laureata in diritto economico presso l’Università di Milano e ha conseguito un Master in gestione del rischio finanziario. Ha lavorato per diversi anni in importanti banche internazionali, specializzandosi nelle normative bancarie europee, come MIFID II e IFRS 9. Appassionata di sostenibilità e normative ESG (ambientali, sociali e di governance), Francesca si impegna ad aiutare le aziende a conformarsi alle nuove leggi europee. I suoi contributi su ComplianceJournal.it sono ampiamente apprezzati per la loro chiarezza e profondità analitica.