La trappola si sta chiudendo sui risparmiatori
Una coppia di pensionati di Nizza ha appena vissuto un’esperienza traumatica, perdendo tutti i propri risparmi – 550.000 euro – in una sofisticata truffa. Ex giardinieri e personale ospedaliero, avevano recentemente venduto il loro appartamento a Beaulieu-sur-Mer per 400.000 euro, sperando di utilizzare il denaro per la loro pensione. Il loro avvocato, Kim Camus, ha sottolineato la drammaticità della situazione: “Sono sconvolti, stiamo parlando della loro intera pensione, dei risparmi di una vita.
Una truffa sofisticata
I truffatori operavano attraverso un sito web fraudolento che imitava perfettamente BforBank, la filiale online del Crédit Agricole. L’offerta sembrava credibile, con un tasso d’interesse del 4,20%, abbastanza attraente da suscitare interesse ma non abbastanza alto da destare sospetti.
I criminali hanno fornito un’ampia documentazione, comprese le informazioni sulle dichiarazioni dei redditi, rafforzando la credibilità del loro schema.
Responsabilità della banca in questione
L’avvocato punta il dito contro BNP Paribas, la banca storica della coppia, che ha convalidato diversi bonifici nonostante le palesi anomalie:
- Un IBAN spagnolo (che inizia con ES) per una banca francese
- L’assenza del cognome sulle coordinate bancarie
- Cinque trasferimenti successivi per un totale di 550.000 euro all’estero
La posizione di BNP Paribas
La banca si difende invocando il suo “dovere di non ingerenza” negli affari dei clienti e sostiene di aver seguito le loro esplicite istruzioni durante le riunioni in filiale. Sottolinea inoltre che l’avviso è stato dato solo 18 mesi dopo l’evento, rendendo impossibile il tentativo di recupero dei fondi.
Una fonte vicina al caso ha aggiunto che la coppia era consapevole del fatto che il denaro fosse destinato all’estero.
Conseguenze legali
È stata presentata una denuncia contro X, anche se la coppia ha esitato a lungo prima di intraprendere un’azione legale. Il loro avvocato ha anche notificato una diffida a BNP Paribas, che accusa di essere stata “negligente” nella gestione del caso.
Il procedimento legale dovrà stabilire chi è responsabile di cosa.
Conclusione
Questo caso evidenzia la crescente sofisticazione delle truffe finanziarie e solleva interrogativi sulla responsabilità degli istituti bancari nel proteggere i loro clienti vulnerabili.
Il documento serve anche a ricordare l’importanza della vigilanza quando si tratta di investimenti finanziari, in particolare quando si tratta di risparmi accumulati nel corso della vita.
Articoli simili
Francesca Bianchi è laureata in diritto economico presso l’Università di Milano e ha conseguito un Master in gestione del rischio finanziario. Ha lavorato per diversi anni in importanti banche internazionali, specializzandosi nelle normative bancarie europee, come MIFID II e IFRS 9. Appassionata di sostenibilità e normative ESG (ambientali, sociali e di governance), Francesca si impegna ad aiutare le aziende a conformarsi alle nuove leggi europee. I suoi contributi su ComplianceJournal.it sono ampiamente apprezzati per la loro chiarezza e profondità analitica.