Un progetto faraonico abbandonato
Lanciato nel 2016 a Johor, in Malesia, Forest City era uno dei progetti immobiliari più ambiziosi al mondo, con un budget colossale di 95 miliardi di euro di investimenti cinesi. L’obiettivo era creare una città futuristica che combinasse lusso e rispetto per l’ambiente, ma il sogno si è rapidamente trasformato in un incubo urbano.
L’esplorazione di Ben Morris
Il videografo britannico Ben Morris, che conta oltre 800.000 iscritti a YouTube, si è avventurato in questa città deserta.
La sua visita, documentata in un video pubblicato a maggio, rivela uno spettacolo tanto affascinante quanto desolato: infrastrutture moderne e lussuose completamente deserte, che creano un’atmosfera surreale degna di un film di fantascienza.
Le ragioni del fallimento
Diversi fattori hanno contribuito al fallimento del progetto:
- Le rigide restrizioni sui visti imposte dalla Malesia
- La crisi immobiliare cinese del 2017
- L’isolamento geografico della città
- L’atmosfera cupa che ha spinto i pochi residenti ad andarsene
Lusso senza vita
Nonostante gli appartamenti di alto livello con viste mozzafiato e dintorni idilliaci, Forest City rimane oggi praticamente disabitata.
Le infrastrutture moderne e gli spazi lussuosi rimangono congelati nel tempo, testimoni silenziosi di un’ambizione smodata che non ha mai trovato il suo pubblico.
Conclusione
Forest City è un esempio perfetto del fallimento dei megaprogetti scollegati dalla realtà locale. Questa lussuosa città fantasma ci ricorda che anche i progetti più ambiziosi e ben finanziati possono fallire senza una comprensione approfondita dei bisogni e dei vincoli sociali.
Un monito costoso per i futuri sviluppatori di nuove città.
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Francesca Bianchi è laureata in diritto economico presso l’Università di Milano e ha conseguito un Master in gestione del rischio finanziario. Ha lavorato per diversi anni in importanti banche internazionali, specializzandosi nelle normative bancarie europee, come MIFID II e IFRS 9. Appassionata di sostenibilità e normative ESG (ambientali, sociali e di governance), Francesca si impegna ad aiutare le aziende a conformarsi alle nuove leggi europee. I suoi contributi su ComplianceJournal.it sono ampiamente apprezzati per la loro chiarezza e profondità analitica.