Carlos Tavares lascia Stellantis: Dimissioni accettate, caos e scontro con il Governo!

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CARLOS TAVARES LASCIA L’INCARICO DI AD DI STELLANTIS PRIMA DELLA FINE DEL SUO MANDATO: L’ANNUNCIO E LA CONFERMA DEL CDA

Carlos Tavares ha deciso di non completare il suo mandato previsto fino al 2026 e il consiglio di amministrazione ha accettato immediatamente la sua rinuncia: da stasera Carlos Tavares non ricopre più il ruolo di amministratore delegato di Stellantis, dopo che le dimissioni sono state presentate e ratificate dal consiglio di amministrazione del conglomerato nato dalla fusione di Fiat e FCA. Nonostante avesse promesso lo scorso ottobre di rimanere in carica fino alla naturale scadenza del suo contratto nel 2026, le recenti polemiche riguardanti il suo ruolo di CEO hanno accelerato questa decisione.



Il team guidato da John Elkann aveva difeso le decisioni prese da Tavares, nonostante il calo dei ricavi e le difficoltà gestionali, anche in termini di relazioni con gli enti politici, particolarmente in Italia. Ora, tuttavia, l’annuncio è stato reso ufficiale, dopo che un significativo calo delle vendite, soprattutto negli USA, aveva già portato Bloomberg a rivelare le imminenti dimissioni di Tavares, causando un inevitabile disordine all’interno di Stellantis. Tuttavia, la decisione di accettare le dimissioni mostra che una tale mossa era ormai prevista all’interno dell’azienda. Per uno dei principali artefici della fusione tra FCA-Fiat Chrysler e PSA-Peugeot nel 2020, si tratta di un notevole insuccesso nella gestione del gruppo controllato dalla famiglia Agnelli. Secondo fonti di “La Repubblica”, i poteri di Tavares saranno temporaneamente affidati a un comitato esecutivo diretto da Elkann.



IL DOPO TAVARES A STELLANTIS: QUALE FUTURO DOPO LE SUE DIMISSIONI?

A seguito del calo del 27% nei ricavi nel terzo trimestre del 2024, l’immagine di Carlos Tavares come leader di Stellantis per tutto il prossimo anno era già notevolmente deteriorata, con una perdita di 33 miliardi di euro che rappresentava la principale critica dei suoi detrattori. L’insuccesso nel settore dell’elettrico, le delocalizzazioni della produzione automobilistica lontano dagli stabilimenti storici (in particolare in Italia e USA) e la crisi relativa ai possibili futuri tagli di personale hanno portato a forti critiche verso la gestione di Tavares, culminata in un’audizione parlamentare l’11 ottobre dove evidenziò i costi svantaggiosi della produzione elettrica in Italia, criticando l’ostilità dei parlamentari.



Elkann, che aveva in precedenza difeso Tavares, ora accetta le sue dimissioni esprimendo gratitudine per il lavoro svolto e assicurando che «nomineremo presto il nuovo CEO». Il presidente di Stellantis, insieme al nuovo Comitato esecutivo, «assicurerà l’attuazione della strategia aziendale a lungo termine nell’interesse di Stellantis e di tutti i suoi stakeholder». Gli analisti vicini al gruppo FIAT hanno evidenziato che lo scollamento tra la direzione e la gestione era diventato troppo marcato negli ultimi mesi, portando il consiglio di amministrazione a ritirare la fiducia a Tavares, con le sue dimissioni che ora diventano una realtà concreta. Per Michele De Palma, segretario della FIOM-CGIL, con l’addio di Tavares è ancora più urgente un «piano industriale e occupazionale» per il futuro dei lavoratori di Stellantis, sperando anche in un nuovo dirigente capace di garantire una «netta discontinuità rispetto al passato in termini di impegni occupazionali», aggiunge Rocco Palombella, segretario della UILM.

Tags: Carlos Tavares, John Elkann



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